Santuario della Gloriosa

Santuario della Gloriosa - ph Mino D'Amelio
Santuario della Gloriosa – ph Mino D’Amelio

Il santuario della Gloriosa, comunemente chiamato anche santuario della Madonna del Bosco, si può annoverare tra i primi santuari sorti in Basilicata. Si eleva sopra l’antica grotta dell’oratorio del Casale di San Lorenzo su di un colle a circa 400 m. di altitudine nella cosiddetta “Valle dei Greci” e dista dal centro abitato 2 km fra rigogliosi boschi di querce.

Il santuario sorse per volere dei monaci basiliani: i lavori di costruzione iniziano nel 1187 e terminano intorno al 1198, su disegno degli architetti Luigi e Ruggero Sarolo di Muro Lucano, con un contributo della popolazione e con l’approvazione del vescovo di Minervino, ep. Leopardus.

Sul lato sinistro si erge l’eremo, un tempo adibito anche a foresteria, viene fondato dai monaci di san Basilio, ai quali succedono nel 1361 i frati minori di san Francesco.
In seguito, tra il 1728 e il 1820, è testimoniata la presenza degli eremiti di Santa Maria della Religiosa o Rigliosa, probabili monaci locali che vivono vita eremitica secondo l’uso bizantino.

Fonte: wikipedia

 

Chiesa madre Santo Stefano Protomartire

Chiesa madre di Santo Stefano - ph Mino D'Amelio
Chiesa madre di Santo Stefano – ph Mino D’Amelio

La chiesa di Santo Stefano Protomartire è la chiesa madre e parrocchiale di Montemilone, intitolata a santo Stefano protomartire che, con la Madonna del Bosco, è compatrono del paese.

L’edificio viene costruito a partire dal 1861. Il progetto attuale, voluto da Ferdinando II di Sicilia, viene realizzato dall’architetto Nicola Maria Bevilacqua di Minervino Murge. I costruttori sono i fratelli Francesco Saverio e Pasquale Panzini di Molfetta.
Nel corso degli anni l’edificio subisce continui restauri e rifacimenti.
Durante una ristrutturazione sono state trovate delle reliquie forse appartenenti a san Sabino di Canosa che vi aveva soggiornato per problemi di fegato.

La chiesa presenta diverse altre pitture e dipinti che raffigurano i momenti più significativi della vita di Gesù. Nei quattro pennacchi della cupola sono raffigurati i quattro evangelisti, mentre la stessa cupola è decorata dalla scena de L’incoronazione della Vergine e Angeli e santi in Gloria. I dipinti sono stati eseguiti durante i lavori di restauro del 1946 da Domenico Pennino di Avellino.

Fonte wikipedia

 

Chiesa della Madonna Assunta, già del Purgatorio

Chiesa della Madonna Assunta - ph Katiuscia Di Savino
Chiesa della Madonna Assunta – ph Katiuscia Di Savino

Di proprietà comunale, la realizzazione della Chiesa è da collocarsi tra il Seicento e il Settecento ad opera dei Padri Gesuiti di Ortanova in provincia di Foggia, che all’epoca prestavano servizio presso la comunità montemilonese.
L’edificio, che costituisce il più antico luogo di culto del centro urbano anche se conserva ben poco del suo aspetto originale.

Grazie all’intervento di restauro del 2013, voluto dal parroco don Vincenzo Mossucca, la chiesa è ritornata a nuovo splendore e alla sua destinazione d’uso originaria. Oggi la chiesa è intitolata alla Santa Madonna Assunta.

L’Antiquarium, ubicato nella cripta, antico luogo sepolcrale sottostante la chiesa, ospita la collezione archeologica costituita già da padre Franco Aliberti a partire dagli anni Ottanta del Novecento e in origine accolta nei locali della casa canonica.

Fonte: Prof.re Antonio D’Amelio – Inaugurazione Antiquarium Parrocchiale

 

Chiesa dell’Immacolata Concezione

Chiesa dell'Immacolata - ph Mino D'Amelio
Chiesa dell’Immacolata – ph Mino D’Amelio

Edificata nel 1890 vicino alla primitiva cappella del 1700 situata sul lato sinistro, che conserva un altare in pietra della stessa epoca. Internamente la chiesa è molto semplice, presenta un solo altare sul quale troneggia la settecentesca statua dell’Immacolata.
La facciata, in tufo e zoccolatura in pietra bianca, è abbellita da quattro lesene con capitelli ionici, mentre al centro, sopra il portale, campeggia un grande rosone in pietra. Quest’ultima è stata di recente oggetto di restauro. Riaperta al culto nel dicembre 2022.

Sul sagrato vi è un’edicola in pietra bianca sormontata da una croce al cui interno vi è custodita una piccola riproduzione della Pietà di Michelangelo, sul retro vi è la scritta In memoria di Michele Conte di F.1916.

Fonte wikipedia

 

Torre dell’orologio

Torre dell'orologio - ph Mino D'Amelio
Torre dell’orologio – ph Mino D’Amelio

Edificio del XIX secolo, opera dell’ingegnere Pomodoro di Molfetta. Alta 35 m. è un esempio di rara testimonianza sull’intero territorio del circondario di Montemilone.
Ha un portone in ferro e finestre che corrispondono a piani diversi. Rivolto ad ovest c’è il quadrante e sulla terrazzina in alto la campana.
Viene inaugurata il 14 marzo 1882 dal sindaco Guglielmo Quinto.

Fonte: “Notizie storiche su Montemilone” di padre Francesco Aliberti

 

Monumento ai Caduti

Monumento ai caduti -ph Mino D'Amelio
Monumento ai caduti -ph Mino D’Amelio

Fu costruito dai fratelli Barbera di Minervino Murge su disegno del sig. Costabile, il monumento si compone di una colonna a quattro facce, su cui è riportata un’epigrafe dettata da Giustino Fortunato, poggiata su di un plinto decorato. Essa è sormontata da un’aquila in bronzo con un’ala spezzata.
Quattro colonnine chiudono il monumento.
Viene inaugurato il 13 giugno del 1925 in Piazza Municipio e in seguito viene sistemato nell’attuale villa dei Caduti.

Fonte: “Notizie storiche su Montemilone” di padre Francesco Aliberti

 

Municipio vecchio

Municipio vecchio - ph Mino D'Amelio
Municipio vecchio – ph Mino D’Amelio

La Piazza del Municipio ospita il palazzo che fu la sede del vecchio Municipo, di fronte alla quale si eleva la Torre dell’Orologio.
Ci sono motivi per ritenere che il palazzo sia sorto sulle rovine del Vecchio Castello di Montemilone, del quale, rimangono solo un pozzo e avanzi di mura secolari.

Fonte: “Notizie storiche su Montemilone” di padre Francesco Aliberti